Ogni giorno sentiamo parlare di Covid 19 e forse questo articolo sembrerà arrivare troppo tardi ma in realtà non è così. Ora più che prima, possiamo usufruire di informazioni da parte dei vari reparti in Italia e nel Mondo che hanno raccolto il maggior numero di contagi.
Facciamo un piccolo ripasso: la malattia COVID 19 è causata da un virus ad RNA, il SARS-COV2, imparentato con il virus della SARS e quello della MERS-CoV. Come ben sapete questo virus è molto contagioso ed ha una ampio spettro clinico: infezione asintomatica, lieve infezione del tratto respiratorio superiore, grave polmonite con insufficienza respiratoria fino al ricovero in terapia intensiva e alla respirazione assistita. Sono stati identificati diversi fattori che portano alla progressione della polmonite da SARS-Cov2, tra questi la presenza di patologie (cancro, malattie renali, cardiopatie, epatopatie), l’età, il fumo. L’indagine di alcuni parametri ematici (es. prealbumina) sembrano essere predittivi per la prognosi della malattia ad indicare che la presenza di malnutrizione proteica correla positivamente con la progressione verso l’insufficienza respiratoria e la ventilazione meccanica. Grazie ad uno studio multicentrico denominato Nutri-Covid19 è emerso che una percentuale alta di soggetti affetti da Sars-Cov2 presentava un BMI maggiore a 26 (sovrappeso) e che la presenza di caratteristiche tipiche della sindrome metabolica quali diabete, dislipidemia, resistenza insulinica  costituisce un fattore predittivo dello sviluppo di complicanze più severe quale l’insufficienza respiratoria grave. Si è osservato, inoltre, che l’esordio di questa malattia coincide con un notevole aumento di citochine infiammatorie della famiglia delle interleuchine (IL-1 e la IL-6) a conferma del ruolo che l’infiammazione svolge nei confronti del nostro sistema immunitario modulandolo negativamente. Ho parlato di sovrapeso/obesità e di malnutrizione proteica. La domanda potrebbe sorgere spontanea…come può una persona in sovrapeso (e quindi che mangia tanto), essere malnutrita?
La risposta è semplice e forse può sembrare contradditorio ma sovrappeso non significa ben nutrito, significa solo ipernutrito. Si parla di malnutrizione perchè il soggetto con eccesso ponderale tende a mangiare tanto e male, tutto ciò a scapito della massa magra e dei micronutrienti essenziali. Ciò rende queste persone più suscettibili ad infezioni e patologie perchè per assurdo sono più deboli e più infiammati. L’eccesso di massa grassa a livello epatico e addominale (per intenderci la classica pancia dura al tatto) innesca una serie di meccanismi infiammatori, con rilascio di citochine pro-infiammatorie che vanno ad alimentare lo sviluppo di altre patologia quali sindrome metabolica (o fegato grasso), l’insulino-resistenza, dislipidemie, diabete. Se a ciò aggiungiamo lo stress, lo stile di vita sedentario, l’uso di alcolici ed il fumo, il risultato sarà un sistema immunitario inadeguato a far fronte all’attacco di virus , batteri e funghi. Quando parliamo di malnutrizione, infiammazione, stress cronico e sonno disturbato, inevitabilmente ci troviamo a dover parlare di carenze micronutrizionali (vitamine e sali minerali)
Come ben saprete i nostri “soldati” sono coordinati dal sistema immunitario che funziona in sinergia con altri organi. Per poter funzionare al meglio ha bisogno di una serie di micronutrienti quali le vit A, C ,D, E, B, B12, e il ferro, lo zinco, il rame, il magnesio ed il selenio. In che modo questi microelementi sostengono il nostro sistema immunitario? Vediamoli uno ad uno.

Vit D3: oggi all’attivo abbiamo oltre 4000 studi che dimostrano il ruolo della Vit D nella modulazione del sistema immunitatio innato e acquisito, essa promuove l’integrità della barriera epiteliale. La somministrazione giornaliera di vit D (dosaggio in base all’età) garantisce un miglior supporto al nostro sistema immunitario.

Lo zinco supporta il sistema immunitario con meccanismi diversi rispetto alla vit D  modulando la produzione di anticorpi.

Il selenio lavora su immunità innata ed adattative e modula le citochine proinfiammatorie, ha azione protettiva sulle cellule da stress ossidativo e ha un effetto diretto contro i virus riducendone la virulenza.

Il magnesio modula la proliferazione ed il differenziamento dei linfociti B e T, interviene nella produzione di anticorpi ed è cofattore di enzimi che intervengono nell’attivazione della vit D.

La barriera intestinale è la prima barriera contro l’attacco di batteri e virus è quindi la prima linea di difesa del nostro sistema immunitario. il 70% del sistema immunitario ha sede nell’intestino ed è modulato dal microbioma attraverso la produzione di acidi grassi a catena corta attraverso le quali educa il sistema immunitario a sviluppare tolleranza verso il self e a rispondere contro i patogeni. Supportare e curare l’intestino diventa necessario se si vuole godere di difese immunitarie forti.

La curcuma è una pianta ad effetto antinfiammatorio ed è un modulatore del sistema immunitario (innata e adattativa)

La boswelia ha la stessa funzionalità della curcuma migliorando la sintesi di anticorpi e la sitesi adi mediatori dell’infiammazione. Gli estratti vegetali di entrambi sono utili per lavorare sull’infiammazione.

Se siamo in condizione dei eubiosi, abbiamo una corretta funzionalita del SI, se invece siamo in disbiosi per diversi fattori, si va ad alterare la struttura del muco con stimolazione del Sistema Immunitario (SI) e produzione delle citochine infiammatorie e alterazione della permeabilità intestinale.

Facciamo un sunto:  In presenza di obesità (grasso addominale) e di patologie metaboliche (diabete, ipercolesterolemia, ipetrigliceridemia, fegato grasso etc) si è maggiormente a rischio perchè a causa di processi infiammatori già in atto  nell’organismo, il virus può trovare terreno fertile ed andare a spingere più forte intensificando ulteriormente la produzione di citochine infiammatorie . Tutto ciò determina un rapido peggioramento della malattia ed una prognosi a più alto rischio. Perchè? perchè il virus in un soggetto infiammato e malnutrito, trova difese immunitarie basse.Un pò come se l’esercito del Covid19 arrivasse al castello dove i nostri anticorpi sono raccolti in difesa, e trovasse il ponte elevatoio abbassato e pronto ad accoglierlo. Se nessuno oppone resistenza, il virus entra nel castello senza alcuna difficoltà.

Cosa possono fare le persone più a rischio? Prima di tutto bisogna ridurre il grasso addominale attraverso una dieta equlibrata è il giusto apporto di fibre che sono metabolizzate dal microbioma per produrre acidi grassi a catena corta. Poi sarà necessario modificare gradualmente il proprio stile di vita muovendosi di più. In ultimo ridurrre il consumo di alcolici e fumo e gestire lo stress.

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Referenze.

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0899900720301180?via%3Dihub

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S089684112030055X?via%3Dihub

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